Tempo pugliese per Psychedelic Furs
Anche i Psychedelic Furs sono approdati in terra pugliese, effettuando un impeccabile concerto nel campo comunale di Triggiano (Bari).
Il gruppo dei fratelli Butler era atteso con impazienza visto il constante aumento degli affezionati del gruppo e delle critiche quasi sempre positive che la stampa mondiale ha sempre loro riservato.
Lo spettacolo è stato un compendio della loro carriera, da “Low My Way”, tratto dall’album “Forever Now” passando a “Pretty in Pink”, “Sister Europe”, “President Gas”, “Heaven”, “Imitation of Christ” e concludendo con “Into you like a Train” e “India”. In sintesi hanno eseguito sedici brani comprendendo “Angels”, un inedito, e raccogliendo consensi da parte del pubblico presente. Richard Butler era accompagnato dal fratello Tim al basso da John Ashton alla chitarra e da altri quattro amici che suonavano rispettivamente le tastiere, la batteria, la seconda chitarra e i fiati.
Un concerto di buona musica rock, dove l’attenzioe era tutta rivolta verso Richard che con la sua roca voce ha dato un timbro inconfondibile al sound dei Psychedelic Furs.
Questo tour italiano ha permesso ai P.F. di promuovere il loro ultimo album “Mirror Moves” che esce a quasi due anni di distanza dall’eccellente “Forever Now” e di farsi conoscere ad un pubblico più vasto. Dopo un attento ascolto di “Mirror Moves”, almeno due brani colpiscono per immediatezza e calore, mi riferisco a “The ghost in you” e ad “Heaven”, brani tipici dei fratelli Butler, che oramai hanno raggiunto un alto livello compositivo.
Proseguendo c’è “My Time” che racchiude atmosfere eteree, dominate da un ingresso e un tappeto di tastiere, poi ancora la dura “Heartbeat”, pubblicata in versione “extended” e che ha fatto il giro delle discoteche, forse il brano meno tipico del gruppo. Con “Alice’s House”, “Like A Stranger” e “High Wire Days”, Richard Butler canta con rauca passione e ci rimanda a quei giorni che hanno preceduto dei momenti di crisi, quei giorni che sono venuti come una fune messa lì per aiutarti a salire su per la collina ad abbracciare il sole …
Marcello Nitti © Geophonìe