Fu un colpo di fulmine.
Nel ’77 Brian Eno incontra John Foxx che ha da poco fondato gli Ultravox. Brian ne diventa il produttore e quello stesso anno pubblica il loro primo album.
La musica degli Ultravox era sottile e tagliente con una splendida voce di John Foxx che vi contribuiva in modo determinante. Eno così come era giusto se ne andò e Foxx rimasto orfano pubblicò con gli amici rimasti due album incantevoli “Ha! Ha! Ha!” e “Systems of Romance”.
Molti furono in quel periodo i gruppi che nacquero imitando gli Ultravox i quali, non a caso, godevano della stima della stampa inglese arcinota per la sua taccagneria sul piano del consenso.
Ma le sorti del gruppo continuarono ricche di avvenimenti: John Foxx li abbandonò e tutti, allora, pensarono che degli Ultravox nessuno avrebbe più sentito parlare.
Andò invece che le redini del gruppo vennero prese da Midge Ure grazie al quale cambiò anche la musica degli Ultravox. Le relazioni pubbliche aumentarono, Warren Cann, Chriss Corss e Billy Currie uscirono allo scoperto.
Nell’80 viene pubblicato “Vienna”. I nostalgici della vecchia formazione urlano allo scandalo; coloro che sanno che la vita può imporre profonde trasformazioni si dimostrano ottimisti. “Vienna” è un successo. E’ l’era dei “video” e quelli degli Ultravox sono spettacolari: il filmato che riguarda “Vienna” è solo secondo a quello di Bowie per “Ashes to Ashes”.
Seguiranno poi “Passing Strangers” da “Vienna”, “The Voice” e “Thin Wall” da “Rage in Eden” fino a giungere a “Reap the wind” e “Hymn” dal loro ultimo album “Quartet”.
Visti quest’inverno dal vivo in Francia, gli Ultravox hanno allestito il loro show servendosi di una scenografia suggestiva, la stessa che poi è stata riprodotta sulla copertina del loro ultimo album. Inoltre godevano dell’ausilio di due vocalist che hanno mandato in visibilio la platea. In Italia si esibirono nel dicembre ’81 e forse ritorneranno la prossima estate.
Frattanto è stato pubblicato un singolo di Midge Ure che interpreta una canzone di Tom Rush. Gli Ultravox da parte loro propongono un E.P. con la versione live di “Reap the Wind”.
Marcello Nitti © Geophonìe