DISCHINOVITA’ / “Whammy” dei B 52’S
Siam facili profeti questo è un successo.
I B 52’s tra il ’79 e l’80 pubblicarono due album che ebbero un discreto successo: ad essi appartenevano due momenti particolarmente felici, i brani “Planet Claire” e “Devil in my car”. Caratterizzanti.
E’ il caso comunque di spendere due parole sul gruppo: sono in cinque (due donne), vestono sixties e hanno meno di 25 anni, si sono conosciuti all’università dove facevano musica creando casini alla “Blues Brothers”. La loro musica è una spietata miscela di rock’n’roll con coretti sixties e ritmica da ballare.
E’ naturale che all’ascolto il gradimento sarà soggettivo, ma loro risultano simpatici a molti e riuscirono lo scorso anno a pubblicare un mini-ellepì con la produzione di David Byrne dei Talking Heads. L’album si chiamava “Mesopotamia” e fu una delusione, i pezzi erano anonimi e senza nerbo: non bastò l’apporto di Byrne. Con molte probabilità la confusione, nella fase di realizzazione, fu molta e la causa è da ricercare nella prepotenza inesorabile di ciascun elemento, da cui dispersione e un risultato certo non eccellente.
Qui però va detto che proprio questa “caduta” ha determinato una pausa di riflessione del gruppo, che adesso pubblica “Whammy!”, nuovo album e nuovo corso, con una grinta ritrovate e canzoni taglientissime. La formazione non è stata alterata, l’album è ben curato, ed è stato accompagnato dall’uscita di un doppio 45 giri che include una nuova versione di “Planet Claire”.
Non è difficile profetizzate che questo disco sarà molto usato e goduto nelle discoteche e non è altrettanto difficile prevedere per “Whammy Kisses” un’attenzione particolare. In definitiva un ottimo lavoro, però come tutte le belle cose, non ascoltatelo troppo. Potrebbe stancarvi.
Marcello Nitti © Geophonìe