Come fulmini a ciel sereno rimbalzano d’Oltremanica notizie che lasciano increduli e senza parole. Tre dei maggiori gruppi d’Europa, tra i più amati e seguiti, hanno dichiarato di essersi sciolti.

Stiamo parlando dei Bauhaus, dei Soft Cell e dei Rip Rig & Panic. I Bauhaus hanno appena pubblicato “Burning from the inside” e David J., il bassista, in un’intervista rilasciata questa settimana, ha ammesso di avere già nel cassetto un nuovo lavoro e che Peter Muprhy molto probabilmente lavorerà con (udite! udite!) Alan Rankine degli Associates, mentre Kevin Haskins e Daniel Ash continueranno a lavorare insieme.

I Soft Cell si trovano d’altra parte all’apice del loro successo. Le agenzie italiane hanno sempre fatto il possibile per farli esibire in Italia e ora giunge notizia che Marc Almond non ci sta più.

Almond ha da parte sua dichiarato che la stampa britannica si è “macchiata” della colpa di non aver suffragato il suo lavoro come Marc And The Mambas con l’album “Tormentos and Toreadores”, preferendo il suo impegno con i Soft Cell. Ad ogni modo, a sentire lui, l’affare Soft Cell e Marc And The Mambas è chiuso per sempre.

I Rip Rig & Panic, dopo l’album “Attitude”, hanno preso ognuno la propria strada, lasciando la bocca amara agli affezionati. Ma non è finita qua. Anche i Kajagogo, quelli di “Too Shy” accusano una defezione: pare infatti che il cantante “zitto zitto” voglia fare qualcos’altro.

Si può affermare che la new wave perde almeno 3 gruppi fondamentali. In particolare i Bauhaus proprio adesso avevano consacrato il successo anche in campo cinematografico grazie a Tony Scotto, il regista di “Myriam si sveglia a mezzanotte”, con David Bowie e Catherine Deneuve.  Scotto ha infatti inserito nella colonna sonora del film l’inno dei Bauhaus “Bela Lugosi’s Dead”.

Marcello Nitti © Geophonìe