Carlo Amico  nacque a Taranto il 28 marzo 1990. Conseguita la maturità classica al Liceo Ginnasio Archita di Taranto, intraprese studi di filosofia all’Università di Lecce. Il 13 novembre 2012 venne improvvisamente a mancare.  I suoi genitori, Mariella Semeraro e Vincenzo Amico, successivamente alla perdita di Carlo, ebbero occasione di esaminare alcuni manoscritti rinvenuti in casa e appartenenti al caro figlio: la scoperta fu sbalorditiva. Si trattava di un’autentica opera poetica, di enorme profondità concettuale e d’animo.

I testi e le numerose poesie rinvenute vennero sottoposte per una valutazione tecnica all’esame di alcuni esperti. In particolare Mario De Siati (noto scrittore italiano, collaboratore di Mondadori, Fandango Editore, L’Unità  e Repubblica, finalista al Premio Strega nel 2011), rilevò subito il valore dei componimenti e non esitò a riconoscerne il valore eccelso (http://geophonie.it/il-solco-rovente-di-una-generazione-piccoli-appunti-sugli-scritti-di-carlo-amico/).

Nel 2014 i genitori di Carlo decisero di autoprodurre attraverso l’Associazione Geophonìe un libro, Dolceamaro, contenente i suoi lavori. Trattasi di un lavoro di grande valore artistico e culturale, per gli ideali espressi, la forza espressiva, il calore interiore e il misterioso sguardo osservatore del poeta autentico che nel vedere oltre la comune realtà, riesce a indicare profeticamente una via esistenziale e progettuale per l’Uomo comune.

Il libro “Dolceamaro” è stato distribuito gratuitamente dalla famiglia Amico, e ha poi costituito fonte e occasione per incontri pubblici, illustrativi e rievocativi del pensiero e dell’arte letteraria e poetica di questo importante autore. http://geophonie.it/dolceamaro-poesie-racconti-e-saggi-di-carlo-amico/