adrian borland photo portraitIl 18 novembre 2016 il sito www.brittleheaven.com pubblicò il suo ultimo post con cui segnalava al suo grande pubblico di utenti l’importante evento della prima proiezione del film “Walking in the opposite Direction” in programma ad Amsterdam il giorno seguente (19.11.2016, Melkweg Theatre, IDFA).

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Quella data del 19 novembre ha forse segnato la fine di una lunga storia e l’inizio di un nuovo capitolo per la comunità legata ad Adrian Borland & The Sound: da quel momento, infatti, il sito realizzato in Olanda nel 1998 e sempre curato dall’amico Rients Bootsma ha fatto registrare una battuta d’arresto,  ci auguriamo non  definitiva. Sappiamo bene che l’importanza di questo sito web per tutti noi è stata fondamentale.

E’ stato grazie all’incredibile mole di documentazione raccolta, conservata ed esposta con tanta passione, meticolosità, precisione, che la memoria dei Sound è rimasta viva. Per anni il sito è stato l’unico affidabile centro di informazioni sulla band e sui suoi componenti. Ma tutto cambia, e il mondo va veloce. Con la risonanza ottenuta dal film e con la contemporanea pubblicazione del libro “Adrian Borland & The Sound. Meaning of a Distant Victory”, presentato ad Amsterdam quella stessa sera, dopo la proiezione, Adrian ha iniziato a rivivere, a ritrovare l’attenzione di vecchi estimatori che ne avevano perso le tracce e a conquistarne di nuovi.

Il sito di Rients Bootsma ha fatto registrare circa sei milioni di visite dal momento della sua apertura nel 1998, e si è fermato all’alba di una nuova era, quella di facebook e dei social networks che con una crescita impetuosa hanno visto formarsi con incredibile dinamismo tante comunità radunatesi attorno ai Sound e al ricordo del grande Adrian.

Vi sono oggi molte pagine e gruppi che su facebook, quotidianamente, vedono convivere i fans consentendo loro di scambiarsi in tempo reale, in modo interattivo, tante informazioni. La condivisione è totale, la musica dei Sound viene ormai scambiata senza limiti tra gli appassionati e rimbalza incontrollata su varie piattaforme ove trova diffusione. Sono venute alla luce rarità, brani inediti, demos, tracce audio di concerti dimenticati o perduti, video amatoriali e naturalmente, fotografie, cimeli, memorabilia, stampa d’epoca.

Tutto cambia, e frattanto tante altre cose sono accadute.

Il 7 aprile 2017 venne a mancare Robert Borland, persona a noi cara, che avemmo l’onore di affiancare nel suo sogno di realizzare un libro e un film-documentario sul suo amato figlio.

Il 6 dicembre 2017 al Cavern Pub di Londra in Raynes Park si tenne il primo importante meeting-tributo, organizzato da Audrey e Robert Eade in memoria di Adrian.

Le proiezioni del film di Jean-Paul Van Mierlo e Marc Waltman intanto si sono susseguite in mezza Europa, di pari passo con le presentazioni del libro di Giuseppe Basile e Marcello Nitti in territorio italiano.

E’ nata la prima grande cover band professionale dei The Sound, denominata In2TheSound, con Mike Dudley alla batteria, Carlo Van Putten al canto e gli strumentisti dei The Convent, che riporta la musica di Borland e soci  sui grandi palchi internazionali.  E con la band di nuovo in pista sta trovando nuovo impulso anche la volontà organizzativa di appassionati e addetti ai lavori per la realizzazione di eventi (come quello del 28 aprile 2018 ad  Osterholz-Scharmbeck, nei pressi di Brema in Germania, uno dei primi eventi-raduno con proiezione del film e successivo concerto).

Hanno visto finalmente la luce anche nuove ristampe, con inediti, su vinile e CD (Beatutiful Ammunition nel 2017, e Lovefield nel 2019), a cura di Jean-Paul Van Mierlo.

Il 26 aprile 2019 scorso, sempre al Cavern di Londra si è tenuto un nuovo splendido meeting-tributo a vent’anni esatti dalla scomparsa di Adrian. Si sono esibiti sul palco importanti musicisti e grandi amici vicini all’Artista, in una splendida  alternanza di sonorità e di emozioni: si sono incontrate persone care che hanno dato vita ad una serata felice e commovente, in un’atmosfera di grande intimità.

E’ una nuova fase della storia quella che ha preso l’avvio, un’altra storia: anche questa da raccontare, da documentare, da conservare con cura. Come ha fatto l’amico Rients Bootsma sino al 2016.

Noi pensiamo che i social networks e le piattaforme musicali siano uno strumento di straordinaria potenza, ma sono deboli per un aspetto: non consentono un’archiviazione ordinata, sicura, stabile, affidabile. Le notizie e le documentazioni col tempo si perdono, scompaiono. E noi di Geophonìe, che siamo dei documentaristi, non amiamo che le nostre bellezze e i nostri valori si disperdano nel magma indistinto e caotico di un web che fagocita tutto e col tempo annulla ogni cosa, per far posto a tanta zavorra, spesso priva di valore.

Abbiamo perciò deciso di continuare il lavoro di Rients Bootsma e del suo importante sito ripartendo da dove Rients si è fermato e documentando il presente, per condividerlo con questa comunità di musicisti, amici e appassionati che dal Cavern di Londra sino a Facebook si ritrova ancora, fisicamente o virtualmente, a condividere la grande arte musicale di questi nostri eroi. Si tratta di una grande passione che ormai è dentro di noi, ci rappresenta, ci accompagna. Si tratta di un mondo segreto (neppure tanto segreto), tutto nostro, che coltiviamo sempre e comunque, nonostante i mille impegni, doveri e dolori delle nostre vite personali e interiori, e che quindi è giusto continuare a sostenere. Nessuno può fuggire da se stesso.

Con l’auspicio di riuscire a condurre questa nuova avventura con la stessa pazienza e tenacia dell’amico Rients Bootsma, ci auguriamo possa giungerci da parte del maggior numero possibile di amici e appassionati il sostegno necessario per proseguire nel lavoro svolto da Rients in tutti questi anni, e per contribuire ad una facile e corretta condivisione di notizie, informazioni e materiali  che avremo sempre l’onore di pubblicare, archiviare, condividere e tenere gratuitamente a disposizione della nostra Community.

Giuseppe Basile © Geophonìe

(per qualsiasi informazione e inserzione scrivere a geophonie@gmail.com)