23.04.1983. I Thompson Twins, dai cartoon alle isole Bahamas

 

Corriere del Giorno, 23.04.1983

Quel suono sporco, africano.

Debitori verso profonde culture giovanili come il “reggae” e il “punk”, i “Thompson Twins”, ovvero i gemelli Thompson, stanno conquistando le classifiche di mezzo mondo. Due notizie: il nome lo hanno tratto da un celebre cartone animato che aveva per protagonisti due balbuzienti investigatori “Thompson and Thompson”; la loro avventura musicale è cominciata nel 1977. Come dicevo le radici dei Thompson Twins sono il reggae e il punk ma il loro sound è una “dance music” raffinata. Amano tinteggiarsi i capelli ornati spesso da lunghe trecce e indossano abiti di grande effetto.

Attualmente sono in tre e vengono guidati da Tom Bailey che è inglese, mentre la giovane Alannah Currie è della Nuova Zelanda e Joe Leeway è nigeriano. Alla formula a tre sono giunti da poco e comunque hanno già all’attivo tre album l’ultimo dei quali è “Quick step and Side Kick”. Originariamente i Thompson nacquero come settetto, diventarono quindi  un quartetto per trasformarsi definitivamente in un terzetto. Una riduzione che però non li ha dennaggiati in qualità.

Con un discreto seguito a livello mondiale, hanno suonato in Europa, Giappone e Australia esibendosi inoltre due volte al “Ritz” di New York. Sono infuenzati moltissimo dal suono africano, acerbo e sporco. Tom Bailey ha dichiarato di provare una intensa eccitazione all’ascolto di quei suoni. I Thompson scrivono testi permeati da storie d’amore, le più frequenti, le più normali: vittime delle illusioni dell’amore, traditi e traditori, affascinanti carogne che ingannano l’amato o l’amata ricevendo in ogni caso fiducia, fedeltà amore e passione.

Sono internazionali. Incidono in costosissimi studi di registrazione a Nassan nelle isole Bahamas e, bisogna dirlo, sono estremamente simpatici.

L’aspirazione dei Thompson è di divertirci dopo una parentesi davvero lunga di decadimento della disco-music; aspirano anche a guadagnare molto e abbastanza in fretta. Capaci di shows unici, tutti giocati su ritmi miscelati con sintetizzatori e percussioni e con parti vocali sempre in bella evidenza, i Thompson ballano e zompano instancabilmente.

Curano con mania perfezionistica il palcoscenico, pullulante di decine e decine di coloratissimi spot che ben si confanno ai colori vivaci trasmessi dai Thompson Twins.

Marcello Nitti©Geophonìe