Mi faccio strada col piccolo E.P.

Gli E.P. (extended play) sono nati per precise esigenze commerciali: anzitutto per una migliore resa della parte incisa, che tranne in alcuni casi è quasi sempre a 45 giri; In secondo luogo per un migliore uso in  discoteca, essendo un 12”; infine per promuovere con più frequenza i gruppi o i cantanti da parte delle case discografiche.

Ultimamente gli E.P. svolgono una incisiva influenza sulle vendite successive degli ellepi. Se l’E.P. è di successo, anche l’album che lo seguirà avrà buoni indici di vendita. E’ il caso per esempio di «New Gold Dream» dei Simple Minds i quali, prima di pubblicare l’album, fecero addirittura uscire ben due E.P., il superfamoso « Glittering Prize» e «Promised you a miracle».

 

Di questi giorni è d’altra parte la pubblicazione per l’etichetta «Some Bizzarre» di un 12’’ di Marc And The Mambas che altri non è che Marc Almond, la metà dei raffinatissimi Soft Cell.

Dopo aver pubblicato nello scorso dicembre un album con incluso il solito 12’’ in omaggio, ora Marc Almond pubblica «Black Heart» (comprendente «You Aura») che piace al primo ascolto. Marc è la voce dei Soft Cell, gruppo ormai famoso anche per il remake di «Tainted Love».

In questa sua nuova avventura, senza separarsi dai Soft Cell, Marc si fa aiutare da Matt Johnson, meglio conosciuto come The The. Il lavoro che ne è scaturito è molto esaltante, due composizioni romantiche cantate magistralmente da Marc e accompagnate da un gruppo di suoi amici per quanto riguarda i fiati e i violini.

Il tutto risulta senza dubbio un piccolo gioiello e le fonti d’Oltremanica ci informano che presto sarà pubblicato un nuovo album ricco di sorprese e che anche Matt Johnson o The The sta preparando il seguito dei suoi due successi, «Uncertain Smile» e «Perfect».

Vedremo chi di questi amici-rivali riuscirà a impressionarci di più.

Marcello Nitti © Geophonìe